BACHECA

Non so voi, ma io colleziono tra l'altro i pupazzetti deformed e non dei cari robottoni (le cosidette figures).

Tipicamente negli anni '80 le collezioni di piccoli oggetti venivano ospitate in bacheche a forma di casetta, poco adatte al mio caso.

Ecco quindi una bella bacheca in stile Robottoni, molto più difficile da descrivere che da fare.

Materiale
- Un pezzo di compensato da 6 mm di spessore delle dimensioni di 40x52 cm
- Un'assicella di legno di 4x0.5 cm circa lunga due metri
- Attrezzi vari tra cui: matita, riga e squadra, seghetto, taglierino, trapano, stuzzicadenti, carta vetrata, colla vinilica, coppale o spray trasparente

Fase 1: disegno della forma
Ho scelto il testone di Jeeg, che permette di sfruttare al meglio lo spazio, ma sono altrettanto valide altre idee. Sbizzarritevi.
Sul foglio di compensato ho tracciato un reticolo di line ortogonali equidistanti di 4 cm, che mi hanno fatto da guida sia per il contorno della tesat che per il posizionamento dei ripiani.

Ovviamente ho fatto prima delle prove su carta in scala ridotta e poi trasferito il disegno sul compensato.

Lo schema di partenza è quello della figura seguente, anche un po' approssimato, specie per le mensoline.

Una volta disegnato lo schema definitivo sul foglio di compensato ho fatto delle prove ed i conseguenti aggiustamenti.

Ad esempio per considerare lo spessore dei ripiani ed evitare che una volta fissati i pupazzetti ci entrassero senza soprese.
Nel mio caso la prova è servita a capire che lo schema iniziale andava semplificato sulla forma e posizione dei ripiani.

Fase 2: Taglio e finitura
Una vlta che tutto è stato ben definito ho iniziato a tagliare prma il compensato con il taglierino, passando più volte sui segni (il compnsato è sottile, e si riesce così a tagliarlo con precisione).
Contemporaneamente ho tagliato l'assicella per i ripiani ottenendo i vari pezzi di lunghezze corrispondenti a quelie necessari. Stavolta il taglierino non basta e serve un seghetto.

Tutti i pezzi vanno poi levigati con la carta vetrata, a grana sottile, sia sul bordo che sulla superficie.
Ogni pezzo va spolverato con un panno di cotone o un pennello asciutto per asportare la polvere residua.

Fase 3: Assemblaggio
Su ciascuna linea in cui va montato un ripiano ho realizzato tre forellini di 1,5 mm di diametro (in modo che lo stuzzicadenti ci entrasse forzando un po').

Gli stessi fori li ho fatti sul bordo dell'assicella facendo attenzione a farli coincidere perfettamente.
Per essere certo PRIMA ho forato la bacheca, POI poggiato l'assicella e segnato attraverso il foro con la punta della matita la posizione dei fori e INFINE forato l'assicella.
Tutti i fori sono stati fatti facendo attenzione a mantenere la punta del trapano perpendicola alle facce del legno, per non avere poi ripiani montati in pendenza.
Dopo una prova di montaggio a secco usando pezzi di stecchino nei fori, ho rimontato il tutto con l'applicazione di un filo di colla vinilica, sia tra fori e stecchino che sul bordo della mensola a contatto col compensato.

Attenzione: è inevitabile che la colla sbordi un pochino quando premerete, ma basta rifilarne la parte in eccesso con la punta di un cacciavite finchè è ancora fresca.

Fase 4: Finiture e verniciatura
Dopo che la colla ha asciugato perfettamente, diciamo qualche ora, ho aggiunto le alette sulle "orecchie" preparate in precedenza usando gli scarti del compensato. Sono state semplicemente incollate dopo averle levigate.

Ho quindi realizzato due fori per appendere stabilmente la bacheca, e li ho fatti immediatemente sotto al ripiano più alto, in modo che fossero meno visibil possibile.
Sono risultati utilissimi anche per la verniciatura.
Sono bastati due pezzi di fil di ferro piegati a gancetto alle estremità per appendere la bacheca durante la vernciatura.
Verniciatura che ho eseguito con spray sintetico trasparente opaco rigorosamente all'aperto per evitare di intossicarmi con la vernice spray.
Seguendo le istruzioni sulla bombolaetta ho date un paio di mani spruzzando da almeno 20 cm e passando più volte con angolazioni diverse per arrivare ovunque.

Voi potete decidere di usare vernice colorata o a pennello, in tal caso consiglio di adre una prima una mano con vernice bianca, meglio se cementite, a fare da fondo.
Verniciare il retro non serve ed è un inutile spreco di tempo e vernice, mentre attenzione a coprire bene i bordi.
Ho lasciato asciugare il tutto per un tempo sufficiente tra una mano e l'altra (anche una nottata) e appeso il lavoro finito.

Ecco il mio risultato.