OKONOMIYAKI

Anche noto come "la pizza di Osaka" è un piatto, che come spesso succede anche per quelli italiani, ha un po' tante declinazioni diverse a secondo della regione del giappone in cui è preparato.

Ad ogni modo è una sorta di "frittella" a base vegetale (verza o cavolo) e pastella di farina e uova cui si aggiungono pesce, carne, uova e si guarnisce con spezie, salse ecc.

Vi presento la cosidetta "variante di Osaka" appunto non solo perchè il piatto è originario di quella regione ma anche perchè mi sembra più vicina ai nostri gusti.

Ingredienti

La scelta degli ingredienti e le relative quantità dipendono dalle diverse versioni del piatto.
Nella lista che segue faremo riferimento alla varietà più famosa, la ricetta di Osaka, ma alcuni degli ingredienti possono essere omessi o sostituiti a seconda degli alimenti a disposizione e dei gusti del cuoco.

Impasto

 

Preparazione

Si prepara l’impasto usando tutti gli ingredienti e lo si mette sulla piastra ben calda precedentemente unta con poco olio.
Si aggiungono il cavolo tritato finemente, tutti gli altri ingredienti a strati, e poi della pastella superiormente.

Si cuoce per alcuni minuti su entrambi i lati fino a uno spessore finale di 10 - 20 mm.
A fine cottura sempre restando sulla piastra prima si copre con le fette di pancetta e si rigira per cuocerle, infine sul lato della pancetta si guarnisce con salse e spezie

La carne può essere sostituita da frutti di mare o gamberetti, o altro a piacere.
Possono essere impiegate altre verdure, ad esempio porri ecc.
Spesso la si accompagna con i yakisoba, i tradizionali noodle usati per i ramen ma stavolta saltati alla piastra.

Guarnitura

A cottura ultimata, si può guarnire con:

Osservazioni ed esperienza personale

Questa ricette non l'ho mai provata personalmente, ma... aviterei di mischiere carne e pesce, accostamento troppo forrte per i nostri gusti.

Per cui: se mettete il polpo e tutti gli altri ingredienti a base di pesce (Sakura-ebi, Katsuobushi) evitate di mettere la pancetta, e preferite la salsa Otafuku alla Okonomiyaki. E viceversa.