ONIGIRI

Sono forse l'unico tipo di cibo giapponese che unisce le vecchie alle nuove generazioni di fan.

La loro forma triangolare bianca con una stisciolina scura in basso è un'icona del cibo giapponese, anche se per molti di noi "vecchietti" si è trattato per molto tempo un'incognita.

Sveliamo l'arcano, sono semplici polpettine fatte di riso, talvolta con ripieno vegetale o di pesce, guarnite con una strisciolina di alga nori per maneggiarle senza che si appiccihino alle dita.

Attenzione questa forma è la più banale, ma i giapponesi ovviamente si sbizzarriscono per renderle più appetitose.

Ingredienti

Per il ripieno possono essere usati qualsisi tipo di alimenti salati.

quelli tipici sono: le prugne umeboshi, le alghe “konbu”, il salmone grigliato, verdure cotte.
Quasi mai la carne.

Io suggerisco anche salmone affumicato, gamberoni cotti, tonno in scatola o fresco in fette grigliato e tagliato a dadini.

Preparazione

Lavare il riso con acqua fredda in una ciotola, possibilmente non di alluminio, più volte fino a che l’acqua diventi quasi trasparente.

Lasciare asciugare circa mezz’ora il riso in un recipiente di legno, o in alternativa in uno scolapasta per drenare l’acqua in eccesso.

In una pentola, meglio se antiaderente, mettere il riso e coprirlo con acqua in quantità di circa il 20% in più del riso in peso (ogni 100 grammi di riso 120 cc di acqua).

Cuocere a fuoco basso mantenendo la pentola coperta, evitando più possibile di disperdere il vapore per l'intera cottura, e riaggiunto il bollore alzare il fuoco fino a cottura ultimata e ad assorbimento di tutta l’acqua.

A cottura ultimata, lasciar riposare almeno 10 minuti, poi sgranare.

Intanto preparare quattro ciotole contenenti sale fino, acqua, le striscioline di alghe Nori, i pezzi di ripieno.
Preparare anche un vassoio per riporre gli onigiri completati.

Bagnamoci leggermente le mani con l’acqua, prediamo un pizzico di sale e sfreghiamolo sulle mani bagnate.

Prendiamo del riso ancora caldo con le mani “a cucchiaio” formiamo un incavo col pollice e posizioniamo il ripieno.

Copriamo il ripieno con altro riso e iniziamo a premere e girare con entrambe le mani a cucchiaio.

La mano inferiore regge il tutto, la superiore ruotata di 90° rispetto ad essa preme a dare la forma.

Ruotiamo la polpetta e premiamo più volte dando una forma triangolare con uno spessore omogeneo di 3-4 centimetri.

Se il riso tende ad attaccarsi alle mani inumidirle con acqua.

Una volta definita la forma posizionare l’alga a cavallo di uno dei lati, aderirà grazie all'umidità del riso.

Mangiare ancora tiepidi o freddi. Volendo li si può congelare coprendoli con la pellicola, e rinvenirli con il forno a microonde.

 

Osservazioni ed esperienza personale

Questa ricette non l'ho mai provata personalmente.