TAMAGOYAKI


A parte il nome altisonante, stiamo parlando di una frittatina, dato che tamago significa uovo.

Ma non banale, bensì arrotolata in modo da ottenere la tipica forma allungata compatta ma non abbrustolita, che risulti cotta omogeneamente all'interno come all'esterno, pur avendo uno spessore consistente ed una sezione quasi rettangolare, pronta per il taglio a fette o a losanghe, cubetti, ecc.

Oltre la lavorazione, particolare, anche gli ingredienti sono qualcuno in più del semplice uovo.

Anche se è possibile "semplificare". O "complicare".

Si possono aggiungre nell'impasto erba cipollina o alghe nori in fiocchi, che danno anche colore.

 

 

Per la preparazione esiste una padella specifica (tamagoyaki pan), giapponese ovviamente, di forma rettangolare o quadrata dai bordi verticali che facilita l'arrotolamento e la formazione di bordi diritti.

 

Ingredienti

Preparazione

 

Osservazioni ed esperienza personale

Se si sta preparando la frittatina come ripieno del sushi, e non si ha grande manualità, si possono formare tre rotolini separati ciascuno con 1/3 del composto da usare direttamente senza necessità di tagliare poi per il lungo.

Seppure la padella apposita facilita le cose, si riesce a preparala anche con una banale padella rotonda.

Esistono addirittura delle forme in silicone da inserire nelle normali padelle per dare la forma rettangolare.